il do it yourself
se mi scoraggia con i risultati
mi eccita per il suo essere, esistendo per produrre euforia
e legittimo se prodotto da euforici, solamente
e soprattutto le sue dimensioni, si può dire mondiali
e l' ombrosità nella sua definizione calma gli spiriti
intendo che è destinato a crescere all' ombra
per ciò per il suo creatore ha l' unico significato vero
solo nei suoi confronti emana bellezza davvero
perchè lui vede la sua ombra con la coda dell' occhio
e gli viene da girarsi, ma la sua ombra non riesce mai a vederla
ma lo stesso continua a girarsi
dove il creatore capisce che nella sua opera c'è qualcosa da capire e non riesce a capirla
tutti gli altri credono che non ci sia nulla da capire
mi sembra chiara la questione dell' ombra.
con questo si può iniziare a spiegare molti fenomeni,
tutto ciò che mi ha attratto negli ultimi cinque anni,
in realtà solo il senso di colpa del continuare ad abusarne pur sapendo
che non potevo pretendere di mettermi al posto di chi lo faceva
e pensare di aver capito tutto, anche se di non poter riferirlo,
comunque pensavo di aver capito tutto.
però ammetto di aver provato e provare vergogna
per non averli lasciati in pace
anche se con me alcune centinaia di individui, io parlo per me
anche se loro dicono che non vogliono essere lasciati in pace e da soli
anche questo pretendo di sapere, addirittura che loro sbagliano
pretendo addirittura di sapere meglio di loro
che sbagliano a non voler essere lasciati soli
che così rovinano le loro cose
ma non posso dirlo perchè io voglio le loro cose.
non temo l' incoerenza, solo mi dispiace per loro
ed è un dispiacere previsto e necessario
viene con tutto il resto
per questo pensavo al caos
cioè l' insieme torna
le loro cose sono ammirevoli ma non in quanto arte
sono ammirevoli i loro gesti naturali, i loro sintomi di esistenza
perchè i loro sono più veloci, conseguono più direttamente
usando una metafora cronologica
anche se qui non c'è proprio nessuna storia
è passato un periodo in cui i tentativi vertevano al rappresentare l' insieme delle cose
e poi si è passati al trovarlo ridicolo.
perchè l' unica cosa a non esser ridicola sono le conseguenze immediate
perchè si prestano a costruire un insieme di cose, uno stratificarsi lentissimo di passaggi veloci, di necessità dirette,
non a rappresentarlo, e non a realizzarlo semplicemente, ma costruirlo dal nulla.
così si loda la naturalezza
lo spregio per i filtri, il fare affidamento su se stessi,
non per orgoglio o cinismo ma perchè basta e ne avanza di molto.
si lodano gli atti minimi, le prime stesure, l' ovvietà individuale
non per l' efficacia della semplicità
ma perchè sono gli unici atti utili, il resto si è già appurato che è vano
se mi scoraggia con i risultati
mi eccita per il suo essere, esistendo per produrre euforia
e legittimo se prodotto da euforici, solamente
e soprattutto le sue dimensioni, si può dire mondiali
e l' ombrosità nella sua definizione calma gli spiriti
intendo che è destinato a crescere all' ombra
per ciò per il suo creatore ha l' unico significato vero
solo nei suoi confronti emana bellezza davvero
perchè lui vede la sua ombra con la coda dell' occhio
e gli viene da girarsi, ma la sua ombra non riesce mai a vederla
ma lo stesso continua a girarsi
dove il creatore capisce che nella sua opera c'è qualcosa da capire e non riesce a capirla
tutti gli altri credono che non ci sia nulla da capire
mi sembra chiara la questione dell' ombra.
con questo si può iniziare a spiegare molti fenomeni,
tutto ciò che mi ha attratto negli ultimi cinque anni,
in realtà solo il senso di colpa del continuare ad abusarne pur sapendo
che non potevo pretendere di mettermi al posto di chi lo faceva
e pensare di aver capito tutto, anche se di non poter riferirlo,
comunque pensavo di aver capito tutto.
però ammetto di aver provato e provare vergogna
per non averli lasciati in pace
anche se con me alcune centinaia di individui, io parlo per me
anche se loro dicono che non vogliono essere lasciati in pace e da soli
anche questo pretendo di sapere, addirittura che loro sbagliano
pretendo addirittura di sapere meglio di loro
che sbagliano a non voler essere lasciati soli
che così rovinano le loro cose
ma non posso dirlo perchè io voglio le loro cose.
non temo l' incoerenza, solo mi dispiace per loro
ed è un dispiacere previsto e necessario
viene con tutto il resto
per questo pensavo al caos
cioè l' insieme torna
le loro cose sono ammirevoli ma non in quanto arte
sono ammirevoli i loro gesti naturali, i loro sintomi di esistenza
perchè i loro sono più veloci, conseguono più direttamente
usando una metafora cronologica
anche se qui non c'è proprio nessuna storia
è passato un periodo in cui i tentativi vertevano al rappresentare l' insieme delle cose
e poi si è passati al trovarlo ridicolo.
perchè l' unica cosa a non esser ridicola sono le conseguenze immediate
perchè si prestano a costruire un insieme di cose, uno stratificarsi lentissimo di passaggi veloci, di necessità dirette,
non a rappresentarlo, e non a realizzarlo semplicemente, ma costruirlo dal nulla.
così si loda la naturalezza
lo spregio per i filtri, il fare affidamento su se stessi,
non per orgoglio o cinismo ma perchè basta e ne avanza di molto.
si lodano gli atti minimi, le prime stesure, l' ovvietà individuale
non per l' efficacia della semplicità
ma perchè sono gli unici atti utili, il resto si è già appurato che è vano