05 maggio 2006

I lavori vanno avanti, mi sembra, da un anno almeno. Già dal principio cominciò a vedersi l' acqua, e la terra, già umida alla prima picconata, aveva reso tutto più facile. In breve tempo la buca fu profonda più di due metri, e ora lo sarà sicuramente di più, ma non saprei proprio come accertarmene. Ci passo praticamente sopra ogni giorno, ma mi sembra sempre uguale come dimensioni. Nel frattempo sono nate canne semplici e code di gatto ai bordi dello specchio d' acqua. Io giuro su ogni cosa, e nonostante ciò nessuno vuol prendermi seriamente, di aver visto sciami di pesciolini argentati scintillare nello stagno del Treno ad Alta Velocità, riflettendo per un mezzo secondo il sole ardente che forava l' ozono. Scommetto che gli unici che potrebbero essere dalla mia parte sono ancora folgorati da quella fulminante scintilla. Io azzardo: Thymallus thymallus. E anche: in seguito allo sterminio di tutti i tacchini con almeno un amico raffreddato, si sta cercando di riportare ad un livello accettabile il numero di specie sulla terra. A tal scopo sono stati praticati numerosi fori in corrispondenza delle principali stazioni ferroviarie italiane, atti a contenere un campione brodo pseudo-primordiale, nel quale allevare in tutta tranquillità le nuove specie, fino a quando non saranno pronte a colonizzare gli ambienti circostanti.

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