21 dicembre 2006

il tempo è una coperta



Esprimendo questa pace, le rovine s'iscrivono nel paesaggio circostante formando con esso un'unità, divenendo una cosa sola con esso come l'albero e il sasso, mentre il palazzo, la villa e persino la casa colonica, anche dove meglio si adeguino alla Stimmung del paesaggio, discendono sempre da un altro ordine di cose e soltanto a posteriori si accordano con quello della natura. Spesso negli edifici molto vecchi in aperta campagna, ma ancor più nelle rovine, si nota una caratteristica uguaglianza di colore con le tonalità del terreno circostante. La causa dona fascino ai tessuti antichi: per quanto eterogenei fossero i loro colori appena nuovi, le lunghe vicende comuni, secchezza e umidità, caldo e freddo, logorio esterno e disfacimento interno, li hanno colpiti tutti insieme nel corso dei secoli e hanno generato una tonalità uniforme, una riduzione allo stesso denominatore comune cromatico che nessun tessuto nuovo può imitare. All'incirca nello stesso modo gli influssi della pioggia e dei raggi solari, della vegetazione, del caldo e del freddo devono aver fatto somigliare la costruzione in loro balia al colore della terra abbandonata ai medesimi destini. Questi influssi hanno ricondotto il primitivo risalto dei contrasti alla pacifica unità della mutua appartenenza.

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