10 agosto 2005



Molto sbagliato e' considerare dall' alto al basso le conversazioni sul meteo, farsele venire in mente solo quando si cerca il paradigma delle azioni futili. Prima che arrivasse Lorenz con quella cosa delle farfalle parlare dei meteorologia era come parlare di teologia.
Pensando al mondo futuro, cioe' alle intrinseche conseguenze della legge di Moore, spero sempre che alcuni stati meteorologici continuino ad essere accompagnati da quella certa sensazione che sembra essere indotta da un azione divina; la neve in qualsiasi occasione, l' acqua estiva sulla performance elettronica del pomeriggio e dentro le scarpe inappropriate, le due settimane grige d' agosto e le nubi che fanno una cappa sull' alta stagione Rimini e Riccione. Con questa luce le fotografie sono migliori, il sole passa in un filtro diffusore che rende i turisti in costume da bagno piu' rosa e piu' tragici. Non hanno piu' soldi e si fanno foto da soli, finendo con scatti a raffica due macchinette usa e getta al giorno, con questa luce vengono bene anche le loro solite foto che sembrano inquadrate da un cieco dalla nascita. E' un peccato correggere quell' aura azzurrina che aleggia sulla prospettiva aerea della onnipresente Gabicce con due tocchi veloci sul tasto del magenta (per una volta non si vedrebbe il marrone della sabbia e la finta esuberanza dei balli tropicali che esce solamente nell' opzione contrasto automatico).
Pensavo che in tre mesi di correzioni e conteggi di fogli lucidi appena stampati mi sarebbe venuta una sorta di nausea alla Arancia Meccanica, invece le conseguenze si possono riassumere nella quasi totale perdita della sensibilita' sulla punta delle dita a causa della carta bollente, e nell' ossessione del dividere continuamente il mio campo visivo in rettangoli 10x15.
L' estrema conclusione e' stato il semicosciente utilizzo del mio primo mese e mezzo di stipendio nell' acquisto di questa:


del quale ho la sensazione non mi pentiro'.

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