19 agosto 2004

(il raggio rosa non è per tutti)


Nonostante porti il suo nome preciso, Horselover Fat non potrei mai immaginarlo con la barba e gli anni dello scrittore da cui è uscito. Avranno ancora molto da ripetere, quelle quarte di copertina, che "è solo uno pseudonimo", "quasi classificabile nell'autobiografia più che nella science-fiction", le quarte di copertina sono un gara a chi dice l'informazione più irrilevante o, ancora meglio, a chi cita le testate più fuori luogo (cfr. Rolling Stone). Ma quanto importa, alla fine.
Importerà il giorno in cui cominceranno a dire che Fat ha un'età, e che anche se non esplicitamente precisato nel testo, è chiaramente sopra i cinquanta.
A quel punto avrò poco da dire al mio fascino per le crisi mistiche precoci e ci trasferiremo entrambi in antartide, a ricominciare tutto da capo, a ribaltare il sistema dei personaggi e a cancellare con rammarico le relazioni fra i presunti coetanei. Questo è sempre un problema, che poi spesso si presenta quando i rumors cominciano a dire che qualche furbo regista ha comprato i diritti dei tuoi libri preferiti. Potrebbe essere qualcuno di affidabile, che ha sempre scelto un bravo direttore della fotografia, ma all'annuncio tremano sempre le mani. Si ripensa ai precedenti senza successo, nessuno ha mai azzeccato gli attori. E nemmeno una volta lo sbaglio si fosse ridotto al colore della parrucca, o a uno sbilanciamento per colpa delle aspettative. Certe volte ho pensato che fosse una cosa da non fare. Ci vorrebbe un divieto morale, pensavo, bisognerebbe inventare delle nuove regole morali ho pensato. Fra cui questo, non cercare mai di commercializzare le immagini che ti suscita la carta stampata. Ma poi, ho pensato, non hanno poi sempre sbagliato.

1 Commenti:

Anonymous Anonimo dice...

grandissima la trilogia di Valis..
ridicoli i film che stanno uscendo..
il mondo va sempre più a rotoli..

h3

15:34  

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