15 luglio 2004

(thes fockin' jab)

Ken Loach appoggiato ad un muretto con dietro Firenze, i capelli al vento e vestito da non ho proprio voglia di farla questa intervista consulta le f.a.q.. I miei amici riderebbero di me, dice, che sto qui a parlare di politica, di cose giuste di cose sbagliate, qui in questo posto costosissimo, in questo paese costosissimo. Magari con questo Ken voleva dire che lui e' un po' amico di tutti, non solo dei cabarettisti e dei lavoratori precari che fanno troppi figli, anche un po' nostro. Confermato poi dall'omino della cineteca che si impegna sempre tanto quando parla, infatti lui dice che Ken avrebbe voluto essere li' con noi, che e' nostro grande amico ma che aveva altri impegni.
Per me non e' mai molto piacevole assistere preventivamente ad ogni sorta di esplicazione, making of e aneddoti sul film che sto per vedere. Cosi' mi si costringe a pensare durante tutta la durata ai movimenti troppo prevedibili della macchina, ai chissa' come l'ha fatto questo e questi che recitano chissa' che lavoro facevano prima, e che i professionisti stonano troppo e neanche si cerchi di evitarlo, anche la fotografia fa di continuo attenzione attenzione sta per arrivare l'attore vero.
Cosi' mi si costringe a fare purtroppo, ma non e' del tutto colpa mia. Io sono daccordo con Ken quando dice che bisogna solo sperare di andare a vedere un film piacevole e non importa nient'altro. La penso abbastanza come Ken io.
E questo volta e' andata abbastanza bene, the Navigators e' stato bello vederlo, si rideva molto. C'erano molti sketch divertenti e tutti ridevano, ho pensato anche che si rideva un po' troppo. Qualcuno se ne deve essere accorto e ha pensato la stessa cosa, tanto che ha previsto l'esposizione dell'aneddoto triste sullo sceneggiatore ferroviere che e' morto (si e' spento) un giorno prima della prima avendo contratto una malattia incurabile causata dall'amianto aspirato durante le precarie condizioni di lavoro. Ma questo e' tutto secondo programma, non e' cambiato nulla. Se Ken continuera' a fare film su gente sfortunata, con l'accento strano e i capelli arancioni allora mi avra' sempre in sala.

2 Commenti:

Anonymous Anonimo dice...

il tutto intermezzato da domande imbarazzanti su fantomatici banchetti che vendono piadine sulla spiaggia di rimini.

12:29  
Blogger A.G. dice...

piadao palavrao bundao

15:45  

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