27 febbraio 2007

la mia serie preferita

Da tre anni a questa parte ogni giorno potrebbe davvero esser l'ultimo, come si dice. Si è presa alla lettera una frase ascoltata per sbaglio e conseguentemente il completo svolgimento dei preparativi è tornato giornaliero e spensierato (ancora un lustro e sarà già festoso).
Ricordo ancora l'ammirazione per la quantità di sporcizia rilasciata sul suolo di una cittadina così discreta al termine di una manifestazione musicale di tre giorni. Mi pareva che fosse già dopo qualche giorno, almeno quella parte già fonda e calpestata, un deposito secolare, e che se mai una squadra di operatori ecologici fosse stata inviata durante la notte, ma pure se fosse concessa loro una settimana, e anche con le attrezzature più costose, ogni tentativo di agire si sarebbe concluso con una risata che avrebbe contagiato tutto il plotone, tanto sarebbe stato palese che quello era un compito privo di significato.
Ora mi sembra lontano, perchè ad un tratto ogni mattina è cominciata ad essere più pulita, di modo che ogni sera potesse essere più sporca, ed ora ch'è febbraio 2007, vedo donne in ciabatte traversare la strada con ingentissimi sacchi di plastica e macchine altrettanto ingenti spazzolare la strada. Dio solo sa cosa verrà dopo.
Ho notato, anche, che di questi tempi usa molto manifestare sprezzamento per la sporcizia in tv, ma che non vi siano più occhi per le preziose medicine mediatiche che non hanno mai esaurito la loro carica sovversiva. Ultimamente "K come Scarlatti" è la mia tazza di tè. Tutte le 555 sonate di Domenico sono trasmesse nell'ordine di catalogazione, cronologico, di Ralph Kirkpatrick, uno che invidio molto, ogni lunedì e giovedì alle 22:30 sul quinto canale della filodiffusione.

17 febbraio 2007

le onde (4)

16 febbraio 2007

08 febbraio 2007

sostituire la mia anima col caffè, e vivere per sempre.


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